Il “PREVEDI“ è un fondo di previdenza complementare per rafforzare la posizione pensionistica di ogni lavoratore. Esso ha lo scopo di erogare agli aventi diritto trattamenti pensionistici complementari del sistema obbligatorio pubblico al fine di assicurare un più elevato livello di copertura previdenziale.
Gli accordi contrattuali stipulati tra le parti hanno stabilito i contributi al fondo Prevedi nella misura di :
- 1% della retribuzione a carico dell’impresa
- 1% della retribuzione a carico del lavoratore
- 18% del TFR per i lavoratori di prima occupazione anteriore al 28-04-1993
- 100% del TFR per i lavoratori di prima occupazione posteriore al 28-04-1993
- eventuali versamenti volontari del lavoratore
Dal 17 settembre 2010 è stata introdotta la nuova modalità di adesione senza il conferimento del TFR, che consente l’iscrizione a Prevedi anche ai lavoratori che abbiano scelto di mantenere il proprio TFR in azienda o di conferirlo ad altre forme pensionistiche complementari diverse da Prevedi. Tali lavoratori potranno infatti versare al fondo il solo contributo a proprio carico e quindi beneficiare del contributo a carico del datore di lavoro (beneficio che, in assenza di adesione al fondo pensione Prevedi, andrebbe perduto).
I contratti collettivi di lavoro Edili industria e Edili artigianato hanno introdotto, a partire da gennaio 2015, un accantonamento previdenziale presso il Fondo Prevedi a favore di tutti i lavoratori edili (operai ed impiegati) soggetti agli stessi contratti. Tale accantonamento viene effettuato tramite un contributo mensile a carico del solo datore di lavoro , denominato “contributo contrattuale“. Il contributo contrattuale ha un importo variabile tra gli 8 e i 16 euro mensili, a seconda del livello d’inquadramento del lavoratore.
Tutta la modulistica e le modalità di calcolo dei vari contributi sono reperibili sul sito del PREVEDI.