La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Donato Bartolo Di Matteo, ha approvato le nuove linee guida in materia di urbanistica.
Il provvedimento è stato definito dallo stesso assessore:
“Un primo passo verso l’approvazione della nuova legge regionale sull’urbanistica. Si sostiuira alla normativa risalente al 1983 e aggiornata in alcuni punti nel 1995”.
Nel documento approvato si è tenuto conto del nuovo Piano Paesaggistico regionale, in redazione ed in fase di adozione, e sono contenute le linee guida recependo le istanze delle varie categorie.
La nuova legge regionale di urbanistica per il governo del territorio dovrà tenere conto:
- dell’introduzione nel piano del metodo della perequazione;
- dell’istituto della compensazione;
- dell’housing sociale e della disciplina degli accordi pubblico/privato per la migliore determinazione condivisa degli assetti urbanistici.
Di Matteo ha commentato
Che tutte le amministrazioni regionali, che si sono succedute, hanno tentato la riforma regionale di una legge urbanistica, ma con scarso successo:
“Il governo Del Turco, con l’assessore Caramanico, portò in giunta una proposta per il consiglio regionale su una nuova legge che, però, non ha avuto mai seguito”.
“Con l’approvazione delle linee guida sull’urbanistica, siamo ad un passo da uno strumento necessario, visto che avevamo una legge obsoleta e in netto contrasto con le normative nazionali. Queste, sopravvenute successivamente, ingessavano l’azione governativa regionale in materia di urbanistica”.
“Fin dal mio insediamento, insieme alla giunta, mi sono occupato della questione. Ho avviato l’attività di formulazione della nuova normativa con l’obiettivo di indicare le moderne linee di governo nazionale, contestualizzandole con i nuovi progressi socio economici legati al territorio”.
Nei mesi passati, l’assessore ha incontrato gli ordini degli architetti, ingegneri, geometri e geologi. Con loro sono stati condivisi gli indirizzi della nuova legge.
Secondo Di Matteo,
“L’offerta edilizia non risponde alla domanda, segnatamente di edilizia sociale, di recupero e riconversione del patrimonio edilizio esistente. Esso si coniuga con l’esigenza di reperire, in quelle aree, standards urbanistici carenti. Migliorare la qualità dei luoghi di vita e di lavoro di quelle aree in parte edificate ma da riconvertire”.
La nuova legge sarà diretta, soprattutto, alla introduzione di strumenti ed istituti per il rilancio delle politiche urbanistiche dei comuni.
Dovrà essere oggetto, in fase di attuazione delle norme, di incontri, seminari, corsi di formazione per i comuni. I comuni potranno impadronirsi delle nuove modalità di scelta delle prescrizioni urbanistiche e della loro effettiva attuazione su territorio comunale.
Conclude l’assessore Di Matteo:
“Occorre, infine, favorire il recupero urbanistico ed edilizio, semplificando la formazione e l’adozione degli strumenti urbanistici attuativi ai fini della modernizzazione delle città, più che continuare con l’edilizia di espansione diretta ad aggravare il consumo di suolo agricolo”.
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