Legge di Bilancio 2019: il sistema di crowdfunding apre le porte al mondo dei capitali offrendo alle PMI un’ulteriore modalità di accesso al credito.
Tra le tante novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2019 ce n’è anche una che va ad agevolare il crowdfunding, un canale di finanziamento alternativo a quello bancario sempre più apprezzato dalle imprese: inizialmente applicabile al mondo dell’Equity in Italia, ora il sistema apre le porte alla vendita di obbligazioni e strumenti finanziari di debito delle piccole e medie imprese attraverso tali piattaforme.
Al via il crowdfunding in campo immobiliare
Entro l’estate partirà la raccolta di capitali finalizzati a sostenere due progetti edilizi, uno in Trentino Alto-Adige, l’altro ad Altare, in Liguria. Il merito di questa accelerazione risiede in un breve comma, il numero 1 dell’articolo 57 del decreto legge 50 del 24 aprile, la cosiddetta Manovrina 2017, che ha eliminato la limitazione che finora gravava sull’equity crowdfunding. Inizialmente, infatti, la platea dei possibili beneficiari era ristretta alle “start-up innovative”, definite da Consob come piccole società di capitali (spa, srl o cooperative), da poco attive, impegnate in settori innovativi e tecnologici o a vocazione sociale. Un campo in cui era difficile far ricadere le imprese edilizie, sia vecchie sia di recente costituzione. Ora il testo parla semplicemente di “Pmi”, aprendo il campo, di fatti, a tutti i settori.
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