Dal 10 luglio si potranno usare: tutte le caratteristiche da conoscere, le differenze rispetto ai vecchi e le motivazioni politiche.
Ma… in edilizia non sono ammessi e non valgono per i lavoro autonomo occasionale.
Per le aziende e la PA sono arrivati quindi i nuovi voucher che sostituiscono quelli vecchi: si chiama “contratto di prestazione occasionale”. Come funzionano i nuovi voucher?
È un vero e proprio contratto di lavoro, che solo le microimprese sotto i 5 dipendenti possono utilizzare. Il tetto annuale è 5mila euro dallo stesso datore di lavoro, e non più di 2.500 euro come succedeva con i vecchi voucher.
Oltre alle aziende con più di 5 dipendenti, dall’accesso al nuovo contratto sono escluse quelle del settore dell’edilizia, gli appalti e prestazioni inferiori alle 4 ore. Non si possono usare per chi ha avuto nei sei mesi precedenti un contratto con l’azienda che adesso lo paga in buoni. Il compenso minimo è di 9 euro. Queste sono le uniche vere differenze con i vecchi voucher.
Si cita la fonte: https://www.ediltecnico.it/56110/nuovi-voucher-no-in-edilizia-e-lavoro-autonomo/
“Per l’edilizia i Voucher non funzionano, non sono lo strumento giusto. In edilizia serve professionalità e sicurezza nel personale, servono maestranze formate. E poi diciamolo chiaramente: se a noi per contratto un operaio costa 27 euro all’ora e con il voucher se ne spendono 10, questa è una distorsione del mercato”.
Si cita la fonte: https://www.ediltecnico.it/51700/voucher-edilizia-non-funzionano-motivi/
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